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Un borgo medievale
unico in Toscana
Le origini risalgono a prima dellanno Mille, incastonato sulle pendici delle colline che dominano il mare e la Costa degli Etruschi, nella verde vallata attraversata dal Cornia, ricco di storia e di arte, Suvereto è un vero gioiello.
Il paese (che si fregia dellimportante riconoscimento della Bandiera arancione, assegnata dal Touring Club Italiano), dallincantevole armonia architettonica, racchiude, dentro alle antiche mura, vicoli lastricati su cui si affacciano case di pietra, palazzi storici, chiese di grande suggestione e chiostri ombrosi. Folti boschi di sugheri, castagni, querce e la macchia mediterranea scendono fino al mare. La campagna fiorente, ricca di viti e di olivi secolari, è attraversata dalla Strada del Vino.
Qui è tutto un pullulare di aziende agricole, frantoi, cantine, agriturismi, dove si possono gustare prodotti tipici e piatti che derivano da una genuina tradizione gastronomica. Nei mestieri che si tramandano da generazioni vivono le tradizioni antiche di Suvereto.
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Cosa vedere
Una cinta muraria a forma di pentagono scandito da otto torrioni racchiude lo splendido centro storico di Suvereto. La Rocca, anticamente presidio del castello, si erge sulla collina che domina il paese. Il Palazzo Comunale risale al 1200 ed è uno degli edifici più belli dellarte civile in Italia, simbolo dellautonomia cittadina. Nella suggestiva cornice medievale del Chiostro di San Francesco si svolgono, ogni anno, concerti, spettacoli e rievocazioni storiche. La Chiesa di San Giusto, costruita intorno al Mille, incastonata tra le mura e la principale porta di accesso al paese, è in stile romanico con decorazioni bizantine ed ha annesso il Museo di arte sacra, che espone importanti sculture, quadri e paramenti sacri.
Di particolare interesse e valore sono anche le Chiese della Madonna di Sopra la Porta, di origine settecentesca, allinterno della quale si trova un dipinto dellImmacolata con Bambino, risalente al Cinquecento, ed ubicata nel centro del borgo, e quella del Santissimo Crocifisso. Le antiche Fonti pubbliche, come quelle degli Angeli e di Belvedere, un tempo utilizzate
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La natura
Al centro di una vasta area ricoperta dalla macchia mediterranea e dalle foreste di lecci e cerri, il Parco Naturale di Montioni appare come unisola di verdi colline che si estende per circa 7000 ettari di superficie, dove sono presenti anche importanti reperti archeologici e storici.
Il Parco racchiude un affascinante patrimonio naturalistico con numerose specie di uccelli ed una ricca fauna costituita da cinghiali, caprioli, daini ed istrici. In questa splendida cornice verde, dove domina il silenzio, fitti sentieri percorribili a piedi, in bicicletta ed a cavallo si snodano nella macchia mediterranea e nei boschi folti di querce, tra miniere e testimonianze storiche.
Nel cuore del Parco sono presenti i resti delle cave di allume del Villaggio minerario realizzato da Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone. Il Parco è ad accesso libero, dispone di una foresteria, di un ostello e di aree attrezzate per la sosta. Su prenotazione sono possibili visite guidate.
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Suvereto DOCG: un'eccellenza toscana
La denominazione Suvereto DOCG rappresenta una delle più importanti aree vitivinicole della regione Toscana. Istituita nel 2011, include il territorio del comune di Suvereto, in provincia di Livorno. I vini della denominazione si basano principalmente sui vitigni Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Merlot, coltivati in un’area dalla forte vocazione enologica.
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Varietà e struttura dei vini
La DOCG Suvereto è riservata ai vini prodotti da uve dei seguenti vitigni:
- Suvereto DOCG: Cabernet Sauvignon e Merlot in proporzioni variabili
- Suvereto Sangiovese DOCG: Sangiovese minimo 85%
- Suvereto Merlot DOCG: Merlot minimo 85%
- Suvereto Cabernet Sauvignon DOCG: Cabernet Sauvignon minimo 85%
Questi vini possono ottenere la qualifica “Riserva” se hanno un titolo alcolometrico minimo di 13% e sono affinati per almeno 24 mesi, di cui 18 in rovere.
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Carattere e identità sensoriale
I vini Suvereto DOCG si distinguono per un modesto tenore di acidità e un colore
rosso rubino intenso, che evolve verso il granato con l’invecchiamento.
Al naso, il profumo è intenso, elegante e ampio, con note tipiche dei vitigni d’origine.
Al palato, il gusto è caldo, asciutto e giustamente tannico, con sentori speziati
e di legno nei prodotti più maturi, che con il tempo sviluppano maggiore
complessità e persistenza aromatica.